Per traumi cranici, ictus, malattie di Alzheimer, demenze senili:
TRAUMI CRANICI, ICTUS ED EVENTI EMORRAGICI
Al momento della dimissione ospedaliera, dopo un trauma cranico, un ictus o altri eventi emorragici, c’è la necessità di iniziare oppure continuare, un percorso di riabilitazione neuropsicologica che porti al miglior reinserimento possibile all’interno dell’ambiente familiare e, dove possibile, lavorativo.
CHE OBIETTIVI AVERE?
Cambiano in base al tipo di danno cerebrale e allo specifico quadro clinico: per i traumi cranici gli obiettivi possibili vanno dalla responsività minima al reinserimento lavorativo, in presenza di ictus, ci sarà con molta probabilità un deficit di linguaggio e l’obiettivo sarà raggiungere il massimo livello di comprensione e comunicazione verbale e non verbale.
PERCHE’ UNA VALUTAZIONE?
Se non è ancora stata fatta si comincia con una valutazione neuropsicologica con test psicometrici standardizzati, per individuare la specificità dei deficit cognitivi e comportamentali. La valutazione è il primo passo per progettare l’intervento riabilitativo.
COS’È IL TRATTAMENTO?
Consiste nella somministrazione di esercizi e training specifici per il monitoraggio, il potenziamento delle abilità residue e l’allenamento all’uso di strategie per aggirare i deficit (memoria, attenzione, linguaggio, orientamento temporale e spaziale, neglect, capacità di programmazione, alterazioni comportamentali).